«La fama di lui si spandeva sempre più; e grandi folle si radunavano per udirlo ed essere guarite dalle loro infermità. Ma egli si ritirava nei luoghi deserti e pregava.» Luca 5:15-16.
Su Netflix si può trovare un documentario dal titolo “Follow me” che spiega come funziona Instagram e quali sono i vantaggi che derivano dall’avere molti follower. Asri Bendacha, un trentaduenne di Dubai, cerca di trovare il modo di far crescere i suoi “follower” in modo da divenire un popolare influencer e poter fare qualche soldino.
Ora, essere popolari, famosi e ricercati da tanta gente non è necessariamente un male. Gesù ebbe dei momenti di grande popolarità. Ma chiunque si trovi a vivere per breve o per lungo tempo “sotto i riflettori” farebbe bene a considerare il suo atteggiamento nei confronti di questo fenomeno.
Il modo in cui la popolarità è ricercata e ottenuta nel nostro tempo, però, non ha nulla a che fare con quella che il Signore Gesù Cristo ottenne in certi momenti del suo ministero. La sua non fu il frutto di una scaltra autopromozione, non fu ottenuta con mezzi artificiosi e manipolativi e non fu utilizzata per il proprio tornaconto.
Egli la ottenne perché, con il suo parlare e insegnamento, toccava i sentimenti più profondi delle persone, perché con le guarigioni che compiva alleviò i dolori di molti e perché, nel mostrare il proprio carattere mansueto, umile, santo, amorevole e misericordioso offriva un modello eccellente all’umanità ricurva sui propri egoismi.
Diversamente da molti dei nostri contemporanei e di gran parte dei personaggi dello spettacolo (anche di quello religioso) che sono a caccia di “seguaci” per ottenerne vantaggi economici o di altro genere, Gesù ebbe questo risultato come effetto collaterale del suo vero servizio d’insegnamento e di misericordia.
Ma soprattutto, Gesù, nei tempi della sua popolarità, limitò e disciplinò se stesso. Piuttosto che mostrarsi in ogni modo possibile e “cavalcare l’onda” del successo (oggi lo si fa con la presenza oculata e sapiente sui “social” e con raffiche di selfie), egli si ritirò nella solitudine del deserto, lontano dagli occhi della gente. Piuttosto che pubblicare tutto quello che gli passava per la testa (e lui non era certo a corto di buone parole da condividere!) allo scopo di ottenere l’applauso degli astanti, gli “amen” della folla o i like dei follower, abbassa la voce e prega, parla al Padre “nel segreto”, si nasconde dagli uomini.
Proprio la comunione con Dio e la sua approvazione sono ciò che ha vero valore. Essere conosciuti, amati e graditi a Dio è ciò che conta infinitamente di più di qualunque seguito e della popolarità che si possano ottenere in questo mondo.